T.A.R. Lombardia, Brescia, sez. I, 22 aprile 2024, n. 331 – Pres. Gabbricci, Est. Di Paolo
L’accertamento della compatibilità paesaggistica, lungi dal configurarsi come un procedimento di natura sanzionatoria, costituisce un sub-procedimento di un procedimento diretto all’adozione di un’autorizzazione paesaggistica postuma che il legislatore consente esclusivamente per i c.d. abusi minori e, pertanto, non impedisce all’Autorità preposta alla tutela paesaggistica di esercitare poteri conformativi dettando prescrizioni. Il principio di leale collaborazione con il privato impone qui all’Amministrazione di esprimere un dissenso di tipo costruttivo, evidenziando le modifiche o le prescrizioni in ragione delle quali il progetto possa.
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